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Il Futurismo

Il Futurismo

 

Il Futurismo è il primo movimento d'avanguardia nato in Italia; il primo destinato a rompere l'isolamento provinciale della nostra cultura e a riaprire un dialogo tra l'Italia e l'Europa.
<<E' dall'Italia, che noi lanciamo pel mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria, col quale fondiamo oggi il "Futurismo", perchè vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori d'archeologi, di ciceroni e d'antiquari>>. 

 

Queste parole si leggono in FONDAZIONE E MANIFESTO DEL FUTURISMO, pubblicato per la prima volta in francese sul quotidiano <<Le Figaro>> del 20 febbraio 1909, firmato da Filippo Tommaso Marinetti. Il manifesto si apriva con un brano narrativo, che raccontava di una folle quanto metaforica "corsa alla morte" in automobile, che diviene un modello insieme al mondo del progresso incarnato dalla grande citta' industriale.

Manifesto Futurista

Umberto Bioccioni -  Forze di una stradaNato ad Alessandria d'Egitto, di educazione francese, Marinetti, nel 1909 si trasferisce da Parigi a Milano, dove raduna attorno a sè poeti,Umberto Bioccioni -  La strada che entra nella casa letterati e giovani pittori, tra cui Boccioni, Carra' e Russolo, a cui si uniranno più tardi Severini e Balla.
Nel breve testo sono elencati i punti fondamentali della nuova ideologia futurista nel campo della pittura: ribellione contro qualsiasi forma di culto del passato; guerra all'accademismo, alla tradizione, alla pigrizia intellettuale; disprezzo dell'imitazione ed esaltazione del nuovo.Quando i futuristi esporranno nel 1912 a Parigi, Apollinaire li accusa di aver rubato le idee più ardite ai cubisti ma gli sfugge che proprio la sintesi di apporti disparati come il colore espressionista, la scomposizione cubista, uniti al mito del movimento , che è un apporto propriamente futurista, conducevano a una 

pittura di forte carica emozionale, capace di porre una valida alternativa al "classicismo" di Picasso. L'idea futurista, nelle sue punte più alte, non era puro sfogo letterario o retorico, ma aveva profonde radici nella cultura europea e cercava di fornire una sintesi di numerosi filoni di pensiero dell'epoca traducendoli in fatti, non solamente nel  campo artistico. Il pensiero del filosofo francese Henri Bergson è la matrice più comunemente indicata per il vitalismo futurista; mentre un altro importante  punto di riferimento fu sicuramente l'opera del filosofo e letterato tedesco Friedrich Nietzche.   Tutto  ciò  si traduce,  nelle opere del  primo  futurismo,  in caratteristiche   scelte  tematiche e in un  ostentata  aggressività  formale.

Umberto Boccioni -  Rissa in galleria

Il culto dell'azione e spesso dell'azione violenta, si manifestò fin dagli inizi nelle celebri "serate futuriste" tenute presso molti teatri, nelle quali il pubblico veniva provocato fino al punto da causare scambi d'insulti, lanci di uova marce e risse. Da ciò risulta naturale che, allo scoppio della prima guerra mondiale, i futuristi professassero un acceso intervento e alcuni di essi, i più coerenti, partissero subito volontari per il fronte, dove lo stesso Boccioni trovò la morte, in un incidente, durante una esercitazione a cavallo, nel 1916.

Se la fase più  importante del movimento può dirsi conclusa con la prima guerra mondiale, anche i riflessi estremi  del cosiddetto "secondo futurismo", giungono alla seconda guerra mondiale, sono non prive di sviluppi, che contribuiscono ad ampliare l'immagine di questo momento dell'avanguardia italiana nella storia. 

Carlo Carrà -  La galleria di Milano

Carlo Carrà - Manifestazione interventista

 

Luca Ferrara

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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